#30 LA SCIENZA E LA TECNICA DELLA CORDA

Quando si studia la fisica di oggetti reali, occorre trovare delle condizioni che approssimino quelle ideali. In molti esercizi di fisica, per esercitare una forza su un corpo si usano delle corde ideali o meglio “inestensibili e di massa trascurabile”, alle quali il corpo è legato.
Immagine tratta dal web

Dire che la corda è inestensibile, vuol dire che la sua lunghezza non può variare, il che è una idealizzazione. Quando è in azione, infatti, la corda si tende e su di essa vengono applicate delle forze. Nella corda si stabilisce quindi una tensione, tale per cui la tensione netta in ogni tratto della corda stessa DEVE essere nulla, pena la deformazione, che, in una corda ideale risulta impossibile. Ciò significa che, sullo stesso tratto, deve agire un’altra tensione di uguale intensità ma verso opposto.

Una corda ideale assume quindi le seguenti proprietà:
  • Una corda ideale si comporta come un corpo rigido: non si accorcia, non si allunga e non cambia la propria forma;
  • Per ogni tratto di corda ideale, il valore della tensione agli estremi ha stessa intensità, ma verso opposto;
  • La tensione della corda ha le dimensioni fisiche di una forza e pertanto si misura in Newton.
Nei problemi spesso è richiesto che la forza trasferita alla corda ideale sia trasmessa in una direzione differente. In tal caso si fa ricorso ad una carrucola ideale, che modifica quindi la direzione, ma non l’intensità della tensione applicata alla corda.

In fisica e matematica la corda è, inoltre, utilizzata per lo studio dei fenomeni oscillatori. Si definisce infatti un modello di corda vibrante, un modello per lo studio di corpi materiali che vibrano di oscillazioni proprie senza elementi esterni forzanti.
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